“Non possono pagare sempre lavoratori dipendenti e pensionati”
La Confederazione chiede al Governo un incontro urgente
Roma, 18 maggio. La Confsal - la prima confederazione sindacale autonoma dei lavoratori - ha chiesto al Governo un incontro con le parti sociali rappresentative, da tenersi in tempi brevi e comunque utili a Palazzo Chigi per affrontare la questione del decreto correttivo della finanza pubblica.
Secondo la Confsal un Governo, che si appresta a varare una manovra finanziaria che interessa anche welfare e livelli retributivi e mette in discussione il rinnovo dei contratti dei lavoratori pubblici, non può sottrarsi al confronto, preventivo e doveroso, con i sindacati e le altre parti sociali. Nell’attuale situazione d’iniquità fiscale e con le deboli prospettive di crescita economica è improponibile un intervento correttivo che riduca ulteriormente il potere di acquisto, presente e futuro, dei lavoratori e dei pensionati e l’erogazione dei servizi pubblici essenziali.
Al contrario, la Confsal sostiene che la manovra debba riguardare una reale lotta all’evasione e all’elusione fiscale, una maggiore tassazione sui beni voluttuari e sulle “grandi” rendite e sulle speculazioni finanziarie, nonché i tagli ai tanti inutili costi della politica e agli intollerabili sprechi della pubblica amministrazione, quali le esternalizzazioni irrazionali e le consulenze clientelari.
Per la Confsal, in Italia sono improcrastinabili alcune riforme strutturali per evitare di rincorrere sempre con iniqui provvedimenti-tampone le emergenze di finanza pubblica e, soprattutto, per dare finalmente all’economia italiana prospettive di legalità e di sviluppo.
Cordiali saluti
Il Segretario Generale
Prof. Marco Paolo Nigi
estratto da comunicato CONFSAL-UNSA 49/2010. Clicca per scaricare il documento originale