A seguito di un un ricorso presentato dalla Federazione Confsal-Unsa, il giudice del Tribunale di Reggio Emilia ha deciso che sul mancato rinnovo dei contratti collettivi sussista il vizio di legittimità costituzionale. In data 17 dicembre ha emesso un'ordinanza per cui, essendoci analoga questione sollevata davanti alla Corte Costituzionale, rinvia la causa all’udienza del 27 giugno 2014 in attesa della determinazione della Suprema Corte. Nel pubblicare l'ordinanza, il magistrato ha scritto che “si ritiene che la questione di illegittimità costituzionale dedotta da parte ricorrente in ordine agli artt. 9 co 1, 2 bis, 17 d.l. n. 78/2010 e art. 16 co 1 dl n. 98/2011 sia rilevante e non manifestamente infondata”.
Ancora un successo per la CONFSAL-UNSA
Afferma Massimo Battaglia, Segretario Generale della Federazione Confsal-Unsa: “Denunciamo la disparità di trattamento all’interno del mondo del lavoro pubblico, laddove con sentenza della Corte Costituzionale si sono sbloccate le retribuzioni del personale della magistratura, mentre per gli altri ancora sussistono i blocchi stipendiali pluriennali decisi ex lege”. Credo” continua Battaglia “che il Presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta, dovrebbe intervenire per dare risposte, che non siano i 15 euro del previsto intervento sul cuneo fiscale, a tutti quei milioni di lavoratori che stanno pagando due blocchi contrattuali e subiscono danni superiori agli 8 mila euro pro capite”. “La politica deve capire il disagio diffuso presente in ogni strato della società, e deve dare risposte immediate e concrete, tagliando i veri sprechi e non caricare sulle spalle delle persone oneste il costo drammatico di questa crisi. Non vorremmo che la sordità totale della politica possa spingere anche i sindacati moderati ad unirsi alle proteste di piazza che stanno serpeggiando in tutto il Paese”